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Gestire in modo efficace i fumi di saldatura non è più un’opzione: è un tema di sicurezza, efficienza produttiva e conformità normativa (ISO 21904, D.Lgs 81/08, Direttiva Macchine).
Oggi, soprattutto quando si lavora su più postazioni, la soluzione più affidabile è un impianto di aspirazione centralizzato con bracci aspiranti e prolunghe.
In questo articolo, basato su un progetto effettivamente realizzato come si vede dalle foto, esamiamo in linea generale come funziona un impianto centralizzato, quali vantaggi garantisce, quando la filtrazione è obbligatoria o non necessaria e quali norme tecniche regolano i vari componenti dell’impianto.
Come funziona un impianto di aspirazione centralizzato per fumi di saldatura
Un impianto centralizzato è tipicamente composto da:
- Ventilatore industriale ad alta efficienza, dimensionato per portate e depressioni costanti.
- Rete di canalizzazioni a bassa perdita di carico.
- Bracci aspiranti da 2 a 4 metri, con cappe ad alta efficienza
- Prolunghe per incrementare il raggio di lavoro dei bracci aspiranti
- Quadro elettrico con logiche di impianto, serrande motorizzate, inverter.
- Unità filtrante principale, se necessaria, con filtri a tasche oppure a cartucce e sistema di pulizia pneumatica automatica.
La tecnica è semplice: i bracci aspiranti captano il fumo alla fonte, impedendone la dispersione ambientale. L’aria aspirata viene convogliata nel collettore principale e poi espulsa tramite camino.
Perché usare bracci aspiranti e prolunghe per l’aspirazione dei fumi di saldatura
I bracci aspiranti moderni sono progettati per essere ergonomici, flessibili e altamente efficienti.
I principali vantaggi:
- captazione diretta e immediata dei fumi;
- elevata libertà di movimento;
- nessun ingombro a pavimento;
- prestazioni costanti grazie alla rete centralizzata.
Le prolunghe consentono di servire aree molto ampie e pezzi voluminosi, mantenendo la captazione sempre vicina al punto di emissione.
I vantaggi concreti di un impianto di aspirazione centralizzato
L’adozione di un impianto centralizzato porta benefici immediati:
- Maggiore sicurezza e conformità normativa
La captazione alla fonte è il metodo più efficace secondo ISO 21904.
- Manutenzione ridotta
Un solo sistema centralizzato sostituisce molti aspiratori mobili, con risparmio sui ricambi e maggiore affidabilità.
- Migliore qualità dell’aria
Riduzione drastica dei fumi e delle polveri presenti nell’ambiente, con impatto diretto sul comfort e sulla durata delle apparecchiature.
- Flusso produttivo più semplice
Gli operatori non devono gestire macchine portatili o filtri individuali: tutto è automatico.
- Possibilità di integrazione intelligente
Serrande motorizzate, inverter e sensori permettono di modulare i consumi e ottimizzare le prestazioni.
Quando la filtrazione è obbligatoria (anche con camino esterno)
Ci sono condizioni in cui la filtrazione è necessaria, indipendentemente dalla presenza del camino:
- saldatura su inox → rischio Cromo VI;
- saldatura su zincati → ossidi di zinco;
- lavorazioni su leghe speciali → nichel, manganese, cobalto;
- pezzi trattati con primer o vernici;
- presenza di limiti emissivi definiti da AUA o regolamenti locali;
- reparti in aree sensibili (centri abitati, scuole, uffici).
In questi casi si impiegano filtri ad alta efficienza come quelli a cartucce.
Quando la filtrazione non è necessaria se l’impianto espelle all’esterno tramite camino
Esistono applicazioni in cui la filtrazione non è richiesta e l’impianto può operare in modalità aspirazione → espulsione esterna, senza trattamento dell’aria.
- Saldatura su acciai al carbonio non trattati
I fumi generati da ferro “pulito”, senza zincature o vernici, non rientrano tra quelli pericolosi.
La dispersione tramite camino è ammessa.
- Assenza di limiti emissivi specifici
In molte zone industriali i fumi di saldatura non pericolosi non sono soggetti a limiti stringenti.
È sufficiente assicurare un camino correttamente posizionato e dimensionato.
- Scelta impiantistica orientata alla semplicità
Molte aziende preferiscono un impianto senza filtri per ridurre la manutenzione.
Se non è necessario reimmettere aria nel capannone, l’espulsione diretta è una soluzione ideale.
- Reparti senza esigenze di recupero termico
Quando il calore non va recuperato, la filtrazione non offre un vantaggio aggiuntivo e si può optare per l’espulsione diretta.
Normative di riferimento per i componenti dell’impianto di aspirazione di fumi
Ogni componente dell’impianto deve rispettare norme precise che garantiscono sicurezza, prestazioni e conformità agli audit.
Ecco le principali normative, suddivise per componente.
- Bracci aspiranti e captazione alla fonte
- ISO 21904-1 / 21904-2 / 21904-3
Prestazioni, metodi di prova e efficienza dei sistemi di captazione fumi. - ISO 15012-4
Ventilazione locale applicata alla saldatura.
- Filtri a cartucce, HEPA e unità filtranti
- EN 60335-2-69
Sicurezza degli aspiratori industriali e classificazione polveri (L–M–H). - EN 1822 / ISO 29463
Classificazione e test dei filtri HEPA, EPA e ULPA. - Direttiva Macchine 2006/42/CE
Requisiti di sicurezza e marcatura CE.
- Ventilatori industriali
- UNI EN ISO 12759
Efficienza energetica dei ventilatori. - Direttiva ErP 2009/125/CE
Requisiti minimi di efficienza. - EN 14986 (ATEX, se applicabile)
Progettazione di ventilatori per atmosfere esplosive.
- Canalizzazioni e distribuzione dell’aria
- UNI EN 12237
Canalizzazioni circolari metalliche a tenuta. - UNI EN 1505 / 1507
Canalizzazioni rettangolari. - UNI EN 12599
Collaudo e misurazioni degli impianti di ventilazione.
- Emissione in atmosfera tramite camino
- D.Lgs. 152/2006 – Parte V
Regole per emissioni, autorizzazioni e limiti. - UNI 10840
Progettazione tecnica dei camini industriali. - Regolamenti regionali/provinciali
Eventuali limiti aggiuntivi su polveri e metalli.
- Sicurezza ed elettrico
- CEI EN 60204-1
Sicurezza del macchinario – parte elettrica. - CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori. - Direttiva EMC
Compatibilità elettromagnetica.
Un impianto di aspirazione centralizzato per fumi di saldatura garantisce sicurezza, efficienza, riduzione dei costi e conformità normativa.
Capire quando serve filtrare e quando no, soprattutto in relazione allo scarico esterno tramite camino, permette di progettare soluzioni tecniche equilibrate e realmente adatte al contesto produttivo.
La conoscenza delle normative di riferimento consente inoltre di scegliere componenti adeguati, evitare problemi in fase di autorizzazione e ottenere un impianto affidabile nel lungo periodo.
Contattaci per scoprire qual è la soluzione più adatta alle tue esigenze.